PREMESSA
CONTESTO
Recentemente il Museo dello Sport di Torino ha inserito il Parkour, attività sportiva con una valenza artistica, urbana e sociale, tra le discipline in mostra; un settore del nuovo progetto architettonico parigino “Les Halles” di Parigi è stato dedicato a questa disciplina ed inaugurato nell’aprile 2016. ЯAPKOUR vuole porre in essere un’iniziativa in favore dei giovani e dei formatori operanti nelle associazioni giovanili che integrino quelle che sono 2 attività artistiche e sportive quali il rap e il parkour, ossia manifestazioni che hanno trovato vita e sviluppo ”in mezzo alla strada”, secondo regole proprie, non sempre codificabili, spesso marginalizzate e praticate da gruppi ristretti di persone. Rap e Parkour hanno un’audience vastissima, specialmente nel mondo giovanile, sebbene continuino ad essere praticate da gruppi di ragazzi svantaggiati sotto l’aspetto economico, etnico, urbano, culturale, implicando il diffondersi di valori e comportamenti poco educativi: la linea tra arte, esibizione e vandalismo è sempre sottile. Inoltre, spesso si riscontrano tra i giovani praticanti il parkour iniziative spontanee che se non adeguatamente preparate e svolte secondo pratiche sicure, possono generare incidenti gravi.
La sfida del progetto ЯAPKOUR è quella di poter creare una metodologia integri la creatività dei giovani nelle comunità locali, al fine di impostare un percorso educativo che rafforzi la condivisione e la valorizzazione degli spazi urbani, la creatività, l’attività fisico-sportiva. L’intento vuol essere quello di promuovere le attività di rap e parkour in percorsi corretti, legali e portatori di valori positivi, incoraggiando l’espressione artistica e la partecipazione, sviluppando le competenze civiche e sociali. Il coinvolgimento di giovani in situazioni di marginalità, di disagio sociale e culturale, attraverso discipline “della strada”, permette di sfruttarle per veicolare messaggi quali l’inclusione sociale, la lotta alle discriminazioni, il dialogo interculturale favorendo la condivisione di idee, conoscenze ed abilità attraverso un percorso di apprendimento non-formale e informale. In questa maniera si utilizzano i nuovi linguaggi espressivi giovanili, come risorsa per la comunità, valorizzandoli in quanto capaci di innovazione culturale ed economica. Il lavoro sul campo ha permesso di constatare che alcune attività di parkour svolte nei parchi e/o luoghi degradati hanno favorito attività di pulizia e riqualificazione del luogo da parte dei praticanti.
Educazione musicale significa sviluppare abilità strumentali e di comprensione della musica, ma anche educazione alla creatività, al rispetto delle regole, all’ascolto degli altri, a tutta una serie di elementi trasversali, propri di ogni disciplina. La musica sostiene e accompagna i giovani nell’affrontare tensioni difficili: individuazione, autonomia, il rapporto con gli altri e con sé stessi. Il rap è stato scelto perché in sintonia con il parkour ed ha un grado di diffusione nei paesi partner molto elevato tra i più giovani.
Per ciò che riguarda il parkour, secondo una recente metodologia sviluppata da Natalia Ivanova, docente di educazione fisica danese, la sua filosofia impone non solo sfidare te stesso, ma sviluppare il meglio: le droghe e l’alcol possono dare una visione distorta delle cose, il parkour insegna a calcolare bene le distanze, avere concentrazione e una percezione definita della realtà. Rap e parkour possono, inoltre, far percepire ai ragazzi ogni luogo come uno spot, un luogo per esercitarsi, preservandolo da atti distruttivi divenendo un modo per combattere il vandalismo nelle città che produce danni monetari importanti.
Il progetto si propone come un percorso metodologico e di sperimentazione che nasce dalla necessità di strutturare processi di apprendimento che si sono sempre svolti in maniera volontaria, senza essere strutturati. Gli operatori avranno un ruolo di facilitatori nelle fasi di apprendimento, animando la formazione dei ragazzi attraverso lo sviluppo e l’animazione di attività teoriche e pratiche. In questo modo sarà possibile costruire un percorso utilizzabile in altri contesti e in sessioni future e di aggiornarlo agevolmente ai cambiamenti che le pratiche del parkour e del rap subiscono costantemente.
Gli obiettivi del progetto ЯAPKOUR sono creare e sperimentare una serie di strumenti e una metodologia composta da attività teoriche e pratiche che porti a far interagire i giovani traceur (praticanti del parkour) e i giovani rapper di paesi differenti.
Il progetto avrà una valenza transnazionale che permetterà di definire le buone pratiche sorte in Francia e di adattarle alle realtà rappresentate nel progetto, portoghese e italiana. La voce e il corpo, pur agendo in maniera differente si confrontano in spazi e dimensioni che travalicano gli ambiti nazionali, diventando un mezzo ideale per la promozione della multiculturalità.
OBIETTIVI
La sfida del progetto ЯAPKOUR è quella di poter creare una metodologia che integri la creatività dei giovani nelle comunità locali, al fine di impostare un percorso educativo che rafforzi la condivisione e la valorizzazione degli spazi urbani, la creatività, l’attività fisico-sportiva. L’intento vuol essere quello di promuovere le attività di Rap e Parkour in percorsi corretti, legali e portatori di valori positivi, incoraggiando l’espressione artistica e la partecipazione, sviluppando le competenze civiche e sociali. Il coinvolgimento di giovani in situazioni di marginalità, di disagio sociale e culturale, attraverso discipline “della strada”, permette di sfruttarle per veicolare messaggi quali l’inclusione sociale, la lotta alle discriminazioni, il dialogo interculturale favorendo la condivisione di idee, conoscenze ed abilità attraverso un percorso di apprendimento non-formale e informale. In questa maniera si utilizzano i nuovi linguaggi espressivi giovanili, come risorsa per la comunità, valorizzandoli in quanto capaci di innovazione culturale ed economica.
Attraverso l’uso di Rap e Parkour, il progetto ha come obiettivi specifici quelli di:
- sviluppare metodi efficaci per raggiungere i giovani marginalizzati promuovendo l'inclusione, l'emancipazione, la partecipazione e la cittadinanza attiva di giovani con minori opportunità e a rischio di esclusione sociale,
- promuovere attività socio-educative di qualità atte a sostenere le capacità e lo sviluppo professionale degli educatori e degli animatori giovanili per l'apprendimento di coloro che provengono da contesti svantaggiati.
ATTIVITÀ E METODOLOGIA
Il progetto prevede attività soprattutto connesse alla produzione di un set di Output intellettuali tra cui Linee guida per le due tipologie di attività formative individuate: workshop per operatori e corsi per discenti.
L'obiettivo principale è quello di sviluppare linee guida metodologiche basate su schemi di formazione funzionali (i curricula) e supportati da materiali didattici di riferimento che, essendo collegati alle attività di espressione vocale e corporale, sono stati essenzialmente progettati come schede basati sulle performances di Rap e Parkour.
A completamento di questo, è stata creata una piattaforma di e-learning multilingue che funge sia da strumento per consentire l'interazione tra coloro che partecipano alle attività di formazione, sia come repository di materiali didattici (file di testo, video, manuali, immagini, articoli, ecc. .).